apt-spy invece testa i Server dove è disponibile il software e indica quelli da cui è più veloce scaricare [ non diamo per scontato che siano i più vicini]. La ricerca può essere generale o magari per aree, facciamo un esempio: apt-spy -d testing -a europe cerca mirror di distribuzioni pacchetti più veloci in Europa. Più ripetiamo il test, più sono affidabili i risultati.
Funzioni e informazioni.
In più otteniamo informazioni e di conseguenza l’elenco delle dipendenze, cioè dei pacchetti che stiamo installando. Per avere le dipendenze possiamo usare naturalmente: apt-rdepends , oppure anche: apt-depends nome package. apt-cache dump elenca tutti i package installati, apt-cache – – full search nomepackage elenca disponibilità, versione, checksum MD5 e chiavi di cifratura dei package citati nel comando.
Apt-listbugs.
Il parametro -1 elenca i bug dei package installati nel sistema e -s imposta il livello dei bug da considerare. Per chi usa i package unstable è un comando essenziale.
E altro ancora.
Le utility sopra citate sono solo al punta di diamante e, probabilmente, quelle più utili alla maggior parte di tutti noi. Tuttavia uno specialista di Debian e di apt troverà davvero pane per i suoi denti. Solo per fare qualche esempio, chi fosse interessato a realizzare un installatore di Debian troverà utile il seguente comando: apt-mirror-setup così come ci sono strumenti che agevolano molto uno sviluppatore di package .deb . Potremo parlare di apt-proxy per l’installazione Debian via Rete e così via fino all’infinito, passando per: apt-rpm-repository che permette di creare un repository di package su un sistema Debian, o apt-build per creare repository locale di codice sorgente ecc…..
La morale: se ci fermiamo solo al comando: apt-get rinunciamo a un sacco di strumenti di grande potenza e, per molti di grande utilità.